SEO e Paginazione: Cosa fare (e cosa evitare)

SEO in pillole
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SEO e Paginazione: Cosa fare (e cosa evitare)
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La paginazione del tuo sito non è un dettaglio tecnico, ma un elemento chiave per la SEO e l’esperienza utente. In questo episodio scopri come strutturare correttamente URL, tag canonical e navigazione per migliorare l’indicizzazione dei contenuti e guidare i visitatori dove vuoi tu.

Trascrizione

Ciao sono Simone Muscogiuri e oggi affrontiamo un tema cruciale per chi gestisce un sito web, che sia un e-commerce, un blog o una piattaforma editoriale: l’ottimizzazione della paginazione

In cinque minuti scoprirai come trasformare la paginazione del tuo sito in un’arma segreta per scalare le classifiche dei motori di ricerca e offrire un’esperienza utente impeccabile!

La paginazione non è solo un dettaglio tecnico, è un elemento fondamentale per garantire che i tuoi contenuti siano facilmente accessibili sia agli utenti che ai motori di ricerca. Una paginazione ben strutturata può fare la differenza tra un sito che converte e uno che si perde nell’ombra. In questo episodio, esploreremo come rendere la tua paginazione chiara, intuitiva e perfettamente ottimizzata per la SEO, con strategie pratiche che puoi applicare subito. Se vuoi portare il tuo sito al livello successivo, premi il tasto iscriviti ora e unisciti alla community di SEO in Pillole per non perderti mai un episodio!

Navigazione Chiara e Intuitiva

La paginazione è il modo in cui suddividiamo elenchi di prodotti, articoli o contenuti in pagine consecutive. Quando un utente arriva sul tuo sito, vuole trovare ciò che cerca senza fatica. Una navigazione confusa o poco chiara può spingerlo ad abbandonare il sito in pochi secondi. Per questo, la prima regola è rendere la paginazione intuitiva.

Un approccio efficace è utilizzare numeri di pagina ben visibili, come “1, 2, 3” o titoli principali delle pagine linkate, proprio come fanno i motori di ricerca come Google. Questo sistema è semplice e universale: gli utenti capiscono immediatamente dove si trovano e come muoversi. Al contrario, meccanismi come il pulsante “Load More” o l’infinite scroll possono creare problemi. Sebbene l’infinite scroll sembri moderno, senza una struttura di paginazione chiara rischia di confondere i crawler dei motori di ricerca e di rendere difficile l’indicizzazione dei contenuti. Ogni pagina deve essere accessibile tramite un URL distinto, in modo che utenti e bot possano navigarla senza intoppi.

Prendiamo un esempio pratico. Su un e-commerce che vende scarpe, un cliente vuole sfogliare la categoria “sneakers uomo”. Se la paginazione è ben fatta, troverà un elenco di prodotti suddiviso in pagine con URL chiari, come “/sneakers-uomo/pagina/2/”. Può passare da una pagina all’altra con un clic, senza dover caricare contenuti all’infinito o cercare un pulsante nascosto. Questo non solo migliora l’esperienza utente, ma aiuta i motori di ricerca a scansionare e indicizzare ogni pagina correttamente.

Struttura degli URL e Canonical

La struttura degli URL è un altro pilastro dell’ottimizzazione della paginazione. Gli URL possono essere parametrici, come “?page=2”, o statici, come “/pagina/2/”. Entrambi i formati funzionano, ma la scelta dipende dalle esigenze del tuo sito. Gli URL statici sono spesso percepiti come più puliti e leggibili, mentre quelli parametrici sono più comuni negli e-commerce con filtri dinamici. Qualunque sia il formato, ogni pagina deve avere un link canonical autoreferenziale per confermare la sua unicità. Ad esempio, la pagina “/categoria?page=2” dovrebbe includere un tag come <link rel=”canonical” href=”https://example.com/categoria?page=2″/>. Questo segnale dice ai motori di ricerca che la pagina è unica e non un duplicato.

Un errore comune è gestire male il canonical della prima pagina. Se l’URL parametrico “?page=1” è identico o molto simile alla pagina base, come “/categoria/”, il canonical della prima pagina dovrebbe puntare all’URL base per evitare contenuti duplicati. Ad esempio, <link rel=”canonical” href=”https://example.com/categoria/”/>. Le pagine successive, invece, come “?page=2” o “?page=3”, devono avere un canonical autoreferenziale e non puntare alla prima pagina. Questo assicura che ogni pagina venga trattata come un’entità distinta.

Un altro aspetto cruciale riguarda i parametri negli URL. Se il tuo sito usa query string non rilevanti per l’indicizzazione, come “?sort=price”, il canonical dovrebbe puntare all’URL privo di quel parametro, ad esempio “/categoria?page=2”. Al contrario, se i parametri sono rilevanti, come un filtro per colore (“?filter=blu”), il canonical deve includerli, come <link rel=”canonical” href=”https://example.com/categoria?page=2&filter=blu”/>. Questi dettagli fanno la differenza per evitare problemi di indicizzazione e garantire che i motori di ricerca capiscano esattamente cosa vuoi mostrare.

Rel=”next” e Rel=”prev”: Ancora Utili?

Un tempo, i tag rel=”next” e rel=”prev” erano fondamentali per indicare ai motori di ricerca la relazione tra pagine consecutive. Nel 2019, Google ha annunciato che non li utilizza più per la scansione, ma questo non significa che siano inutili. Altri motori di ricerca, come Bing, possono ancora beneficiarne, e questi tag migliorano la struttura logica del sito, rendendo la navigazione più chiara per i crawler.

Se decidi di implementarli, la precisione è essenziale. Ad esempio, la pagina 2 dovrebbe avere un tag rel=”prev” che punta alla pagina 1 (<link rel=”prev” href=”https://example.com/categoria?page=1″/>) e un tag rel=”next” che punta alla pagina 3 (<link rel=”next” href=”https://example.com/categoria?page=3″/>). Un errore in questi tag può confondere i crawler, quindi verifica sempre che siano corretti.

Ottimizzazione per i Crawler

I crawler dei motori di ricerca, come Googlebot, devono poter accedere alle tue pagine di paginazione per indicizzarle correttamente. Un errore comune è bloccare queste pagine tramite robots.txt o tag noindex, pensando che non siano importanti. A meno che non si tratti di parametri di ordinamento non rilevanti, come “?sort=price”, le pagine di paginazione dovrebbero essere accessibili. Bloccandole, rischi di nascondere contenuti preziosi, come prodotti o articoli, riducendo la visibilità del tuo sito.

Per i siti che utilizzano l’infinite scroll, c’è una soluzione: offrire una versione paginata alternativa con URL distinti, accessibile ai crawler. Ad esempio, un e-commerce potrebbe mostrare un infinite scroll agli utenti, ma fornire URL come “/categoria/pagina/2/” per i bot. Questo garantisce che i motori di ricerca possano scansionare ogni pagina senza perdere contenuti.

Perché la Paginazione Conta

Ottimizzare la paginazione non è solo una questione tecnica, è una strategia per connettersi con i tuoi utenti e i motori di ricerca. Una paginazione ben fatta rende il tuo sito più usabile, incoraggiando gli utenti a esplorare più contenuti e a rimanere più a lungo. Allo stesso tempo, aiuta i motori di ricerca a capire la struttura del tuo sito, migliorando la visibilità delle tue pagine.

Ogni dettaglio, dal canonical corretto agli URL chiari, contribuisce a creare un’esperienza fluida e a evitare problemi come contenuti duplicati o pagine non indicizzate. Questi errori possono sembrare piccoli, ma nel mondo della SEO hanno un impatto enorme. Un sito con una paginazione ottimizzata non solo attira più traffico, ma converte di più, trasformando i visitatori in clienti.

Se questo episodio ti ha dato nuove idee per ottimizzare il tuo sito, non fermarti qui. Premi il tasto iscriviti a SEO in Pillole per ricevere ogni settimana strategie pratiche per dominare i motori di ricerca. Condividi questo episodio con un amico o un collega che gestisce un sito web: insieme, potete trasformare la paginazione in un’arma vincente per il vostro business. La SEO non è solo tecnica, è un modo per rendere il tuo sito più vicino alle persone. Unisciti alla rivoluzione e inizia a costruire il futuro del tuo successo online oggi!