Il futuro della SEO non è nei clic, ma nella fiducia

SEO in pillole
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Il futuro della SEO non è nei clic, ma nella fiducia
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In questo episodio si affronta una delle trasformazioni più profonde nel mondo della SEO: la zero-click search.

Un fenomeno che ridisegna il modo in cui gli utenti interagiscono con i contenuti online e obbliga brand, editori e professionisti del digital marketing a ripensare le proprie strategie.

Si analizzano le cause e le conseguenze delle ricerche senza clic, ma soprattutto le nuove opportunità che nascono da questa evoluzione: costruire relazioni dirette con il pubblico, diversificare le fonti di traffico, ottimizzare per la ricerca generativa e misurare il successo con KPI più realistici.

Un episodio che invita a guardare oltre il semplice posizionamento su Google e a puntare su ciò che oggi conta davvero: fiducia, autorevolezza e presenza nei momenti che contano.

Trascrizione

Ciao, sono Simone Muscogiuri e oggi parleremo di una delle sfide più grandi che il mondo della SEO sta affrontando: la “zero-click search”.
Un fenomeno che sta ridisegnando il modo in cui le persone trovano, leggono e interagiscono con i contenuti online e soprattutto, sta mettendo a dura prova le strategie di chi vive di visibilità organica — editori, brand e aziende di ogni tipo.

Ma attenzione: zero clic non significa zero opportunità anzi, è proprio adesso che si gioca la partita più interessante per chi lavora nel digital marketing.

Cos’è la Zero-Click Search

Con “zero-click search” si intende una ricerca su Google (o su un motore AI come ChatGPT o Perplexity) che non genera un clic verso un sito esterno. In altre parole, l’utente ottiene già la risposta nella pagina dei risultati, senza bisogno di visitare altri contenuti.

Pensate alle AI Overviews di Google, agli snippet informativi o ai box con dati e definizioni: tutto ciò riduce il traffico organico verso i siti, soprattutto editoriali.

Il risultato sono meno visite dai motori di ricerca e un impatto diretto sul modello di business di chi vive di pubblicità o abbonamenti digitali.

Perché è un problema (ma anche un’opportunità)

Per editori e brand, la zero-click search può sembrare una condanna ma come sottolineano molti esperti del settore, la SEO non è morta: sta semplicemente cambiando forma.

Secondo Alexia LaFata di Vox Media, il segreto è costruire un brand così forte e autorevole che le persone vogliano cercarti ovunque: su Google, nei social, nei podcast o nelle newsletter.

La visibilità organica non è più solo una questione di ranking, ma di riconoscibilità.

E questo vale anche per gli e-commerce e i brand: chi costruisce un’identità chiara e coerente resta visibile anche quando i clic calano.

Le strategie vincenti per sopravvivere alla Zero-Click Era

La soluzione semplice è che serve una diversificazione del traffico, non possiamo più dipendere esclusivamente da Google.

I principali pilastri su cui bisognerebbe investire oggi sono:

1. Costruire relazioni dirette con il pubblico

Rafforzare newsletter, podcast e soprattutto la community, oppure promuovere eventi fisici o digitali che creino un legame reale con il brand e coltivare la fidelizzazione, non solo l’acquisizione. Questi sono solo alcuni esempi.

2. Investire in canali alternativi di visibilità

Google Discover, TikTok, YouTube e Reddit sono ormai veri e propri motori di ricerca, sfruttarli e adattare i contenuti a ciascun canale, mantenendo coerenza di tono e qualità è fondamentale.

L’obiettivo è trasformare il contenuto SEO in contenuto cross-channel.

3. Ottimizzare per l’AI e il Generative Search

Entriamo nell’era del GEO — Generative Engine Optimization. Non si tratta più solamente di ottenere clic, ma di essere menzionati, citati e riconosciuti come fonte autorevole. Continua ad essere sempre più importante lavorare su E.E.A.T. (Esperienza, Competenza, Autorevolezza, Affidabilità) per diventare un riferimento.

Cosa cambia per chi fa SEO

La SEO sta passando da una logica di “posizionamento” a una logica di “presenza”.
La questione non è più solo essere primi, ma essere presenti nei momenti e nei formati giusti nei confronti dell’utente.

Alcuni esercizi che si possono fare sono: monitorare le query con AI Overview su Google Search Console e analizzare se la presenza di AI Overview riduce il traffico e come incide sui KPI di business. Misurare il traffico da Discover, social e newsletter insieme al traffico organico.

Interessante come Harry Clarkson-Bennett del Telegraph affermi che, “alcuni contenuti zero-click possono comunque avere valore, se inseriti nel percorso dell’utente o nella strategia abbonamenti.”

Ripensare i KPI

Il classico “sessioni organiche” probabilmente non basterà più.
Oggi i KPI devono tenere conto di nuove metriche che potrebbero essere il tasso di ritorno dei visitatori, l’iscrizioni a newsletter o membership, le citazioni in AI Overviews o motori LLM, il coinvolgimento sui canali social e altri ne arriveranno in futuro.

I contenuti che funzionano (ancora)

Non tutto è perduto: esistono ancora spazi di visibilità, contenuti che funzionano ancora.
Ci sono dei formati più resilienti alla rivoluzione zero-click come ad esempio: Breaking news e aggiornamenti in tempo reale (gli LLM non riescono a sintetizzarli subito, Ai mode sì ma ancora non è usato molto), Analisi e approfondimenti con dati unici, contenuti con una forte opinione o una firma autorevole e contenuti esperienziali o community-driven.

I grandi brand continueranno ad avere un vantaggio in termini di autorevolezza e fiducia ma i piccoli, se più agili e reattivi, possono cogliere spazi lasciati liberi dall’AI.

Il futuro: meno traffico, più valore

La SEO sta tornando alle sue radici: creare contenuti che le persone vogliono davvero leggere, non solo che Google vuole mostrare. Il traffico potrebbe calare, sì ma il valore di ogni clic potrà essere più alto, più consapevole e più vicino alla conversione.

Quindi in estrema sintesi per affrontare la Zero-Click Era serve: una strategia multi-canale solida, contenuti unici e autorevoli, un brand forte e riconoscibile e un’analisi costante dei dati e adattamento continuo.

La prossima volta che analizzi i tuoi dati di traffico, non limitarti a contare le visite.
Chiediti: quante persone mi hanno davvero cercato, riconosciuto e ricordato?

Perché nella nuova SEO, la visibilità non si misura più in clic, ma in fiducia.

Se questa puntata ti è piaciuta, iscriviti al podcast “SEO in Pillole” e condividilo con un collega che lavora nel marketing o nell’e-commerce. Ogni settimana scopriamo insieme come evolvono le regole del gioco digitale, una pillola alla volta.

FAQ – Zero-Click Search e nuova SEO